Durata: 1:10m
Sono sospeso nell’aria, senza corpo, senza forma, senza direzione. Non sono né presente né assente. La casa che mi circonda è familiare, ma non la riconosco. È la casa di Federico, lo so. Il salone è ampio e vuoto, illuminato da una luce che non ha fonte, come se la stanza stessa emanasse una memoria di ciò che era. Gli oggetti che lo abitano sono più ombre che sostanza, segni indistinti, dimenticati. Non c’è rumore, solo un silenzio che sembra respirare, lento e profondo, come se l’aria fosse intrisa di una sostanza immateriale.
Accanto a me c’è un’altra presenza. Non ha corpo, né volto, ma la sua essenza è palpabile. Siamo entrambi sospesi in un limbo che non è né vita né morte. Le menti parlano, ma le voci non esistono. I pensieri si intrecciano, le emozioni si toccano, senza bisogno di parole.
Sento l’altro spirito accanto a me. Non lo vedo, ma lo percepisco, come un’eco che si muove nello spazio vuoto. La sua presenza è più una sensazione che una visione, un contorno che si dissolve e si ricompone a ogni pensiero. Non c’è distanza tra noi, ma nemmeno vicinanza. Non c’è corpo, non c’è materia, solo percezioni che si sfiorano senza mai toccarsi.
Vedo l’altro, ma non lo vedo davvero. È più un’idea, una presenza che si manifesta e svanisce come un’ombra proiettata su un muro invisibile. Non c’è fretta, né ansia. Siamo qui, senza tempo. Come due spiriti che si incontrano senza mai raggiungersi, sospesi in una realtà fatta di sensazioni e pensieri che fluttuano senza peso.
Eppure, nell’immobilità, mi accorgo che l’altra presenza è più tangibile di qualunque oggetto fisico. Non c’è nulla da dire. Siamo entrambi qui, ma non c’è niente da dire. Il silenzio, denso e immobile, è la nostra lingua. Il nostro incontro. E mentre il salone ci circonda, nessuno dei due fa un passo. Siamo già qui, e l’unico movimento che compiamo è quello che ci porta l’uno verso l’altro senza toccarci mai.
In questa casa che riconosco ma non riconosco, ci scambiamo pensieri. Non parole, ma pensieri che fluttuano nell’aria, sospesi come noi. La realtà, senza corpo, non ha più sostanza.